Villa Adele

Insieme a Villa Albani e Villa Sarsina rappresenta una delle tre maggiori ville di grande interesse architettonico ad Anzio. Oggi nella villa hanno sede vari uffici del Comune di Anzio e il Museo dello Sbarco Alleato.

La storia
Il Pontefice Clemente VIII, nel 1594, si rese conto che l'Anzio di allora non era diventato altro che un villaggio immerso nella miseria, per questo diede incarico al Mons.r Bartolomeo Cesi di risollevare il paese dalla povertà.

Lo stesso Cesi si rese subito conto di quali tesori Capo d'Anzio era custode, per questo, scelto un bel poggio in vista del mare realizzò al più presto una villa sullo stile vignolesco di famiglia, ampliò il parco con l'acquisto di altri terreni circostanti alla villa, dedicandosi a scavi che riportarono alla luce opere storiche che gli arrecarono notevole fortuna. Inoltre diede un forte impulso alla costruzioni di nuove fabbriche e al risanamento del patrimonio edilizio del paese.

Alla morte di Bartolomeo (18-10-1621), le sue proprietà passarono a Federico marchese di Montecelio e primo duca di Acquasparta. Federico attratto dalla salubrità del clima di Anzio molto giovevole alla sua salute malferma cercò di insediare nella villa un giardino botanico, opera che però non riuscì mai a portare a termine. 

La sua eredità passò a Giovan Federico Cesi terzo, il quale vendette la proprietà a Camillo Pamphilj. I Pamphilj diedero nome alla villa Casino pamphiljano di Capo d'Anzio e tentarono per molto tempo sotto incarico del pontefice Innocenzo XII di risollevare sia il porto neroniano di Capo d'Anzio che l'economia del paese. Per 28 anni Camillo Pamphilj fu fedele all'incarico che gli era stato assegnato ma a settantatre anni chiese al pontefice di essere esentato dal gravoso compito, ciò nonostante il pamphilj dispose che tutti i tesori artistici ritrovati durante i lavori di scavo del porto neroniano fossero trasportati con cura a Roma nella villa Pamphilj-Bel Respiro, tra cui anche le famose statue in marmo nero di Giove e Esculapio custodite ora nei musei Capitolini. 

Tutte le proprietà dei Pamphilj furono rilevate da Giovanni Andrea Doria III grazie al suo matrimonio con Anna Pamphilj nel 1763. Ma i Borghese, in virtù delle prime nozze di Olimpia Aldobrandini con Paolo, rivendicarono nome ed eredità degli Aldobrandini stessi; riconoscimento che ottennero nel 1769. Così nella primogenitura Pamphilj entrarono i Doria, nella secondagenitura Pamphilj, unita alla casa Aldobrandini, successe il secondogenito di casa Borghese nella persona di Francesco. 

Francesco Borghese-Aldobrandini, ereditò il feudo di Nettuno e Villa Borghese, già acquistati dal fratello Camillo; nonché Palazzo Pamphilj sempre in Nettuno e la Villa in Anzio (che aveva preso nome Doria-Pamphilj) vennero acquisiti con un compromesso di permuta del 1° ottobre 1834. La Villa sarà chiamata "Adele" dal nome della sposa di Francesco Borghese.

La villa fu concessa in locazione dal 1839 al 1909 prima a Marcantonio V Borghese, poi Paolo Borghese, Francesco Borghese ed in fine a Giuseppe Borghese; in questi anni vennero effettuati notevoli lavori sia di ristrutturazione che di ampliamento della proprietà nonché molte opere eseguite dal pittore Costantino Ragghianti. 

Inoltre i Borghese idearono la copertura del cortile per realizzarvi la "Sala delle conchiglie". Il 19 gennaio 1909 venne registrato un atto dal notaio Buttaoni per £.250.537,50 tra Don Giuseppe Borghese e i fratelli Antonio e Alessandro Iandolo e Filippo e Pacifico Tavazzi, i quali vennero diffidati dal fare scavi e ricerche, invasi anch'essi dal clima magico e febbrile creatosi per le scoperte avvenute nei possedimenti degli Aldobrandini in Villa Sarsina. 

L'impossibilità di rifarsi sui provvidenziali reperti li costrinse, subito dopo, a cedere la villa alla Banca d'Italia, che la passerà ai banchieri Poli nel 1922 per poi riprenderla nel 1935. I banchieri Poli eseguirono nel 1927 una generale ristrutturazione della villa per farne un albergo: l'Hotel Excelsior; successivamente, nel 1928,ne ampliarono la ricettività con l'aggetto dell'avancorpo; lavori fatti in previsione della auspicata apertura del Casinò Polli, il Paradiso sul mare,

ultimato da Cesare Bazzani nel 1924 e che avrebbe dovuto apportare un maggior afflusso turistico. Dieci anni dopo, la Segreteria Generale dei Fasci all'Estero l'acquisterà dalla Banca d'Italia e con decreto del Capo Provvisorio dello Stato, n°1588 del 29 settembre 1947, tutti i beni acquistati in nome della Fondazione dei Figli Italiani all'Estero. Verrà chiamata Villa Pia quando diventerà della Santa Sede attraverso la "Pontificia Opera Assistenza", grazie a Mons.r Baldelli che vi ospiterà i profughi della Libia. Il 30 luglio 1949, con un atto di acquisto redatto dal notaio Severino Urbani, la Villa passò alla Società Fondiaria Antium S.p.a., poi al Comune di Anzio il 5 agosto del 1964 per essere destinata a scuola elementare e a parco pubblico. Oggi nella villa hanno sede vari uffici del Comune di Anzio e il Museo dello Sbarco Alleato. Inoltre la struttura è stata adeguata a Centro culturale polifunzionale per esposizioni permanenti e polivalenti, per mostre, proiezioni, seminari e convegni. Nel parco sottostante il Comando dei Vigili Urbani. All'entrata del parco è stato insediato un postazione dei Carabinieri onde evitare vandalismi nello stesso che ancora custodisce notevoli opere artistiche dell'antica Anzio Neroniana.

 

Passaggi di proprietà

 
1600 – Mons.r Bartolomeo Cesi
1615 – Principe De Caesis
1648 – Camillo Pamphilj
1763 – Giovanni Andrea IV Doria-Pamphilj
1834 – Francesco Borghese
1839 – Marcantonio V Borghese
1909 – F.lli Iandolo e Tavazzi
1910 – Banca d’Italia
1922 – F.lli Poli
1935 – Banca d’Italia
1937 – Segret. Fasci all’Estero
1947 – Fond. Figli Italiani all’Estero
1948 – Pontificia Opera Assistenza
1949 – Società Fondiaria Antium S.p.a.
1964 – Comune di Anzio

 

© Alcune foto ed informazioni sulle Ville di Anzio sono tratte dal libro "Anzio delle delizie, LE DIMORE NOBILIARI" di C. Puccillo. Unico testo all'altezza disponibile, risultato di approfonditi studi dell'autore e minuziose ricerche. Disponibile nelle migliori librerie.