Queste gole furono degli ostacoli formidabili per gli attaccanti in ogni stagione; gonfi d'acqua o di neve nel rigido clima invernale e tenacemente difesi, divennero ostacoli ancora maggiori e i nomi di molte battaglie della campagna derivano da quelli dei fiumi il cui attraversamento fu aspramente contrastato. La guerra nelle zone di montagna, prevalente durante i combattimenti in Italia, richiedeva truppe appositamente addestrate; all'inizio solo le divisione indiane e francesi erano così addestrate. Questa guerra metteva inoltre in rilievo il fatto che la fanteria, appoggiata dall'artiglieria e dal genio, era l'arma decisiva sul campo di battaglia; in montagna il carro armato era nulla di più di un cannone semovente.
I muli, le jeep e gli aerei che lanciavano i rifornimenti divennero i mezzi di trasporto necessari per sostenere le truppe nelle montagne. Gli alleati impiegarono del tempo prima di riuscire ad adattarsi a questo tipo di guerra. In questa campagna le tre Armi, ciascuna nel proprio ambito, combatterono quasi fossero una sola e i rifornimenti ed i rinforzi erano trasportati dalle Marine Mercantili. I cannoni navali fornirono un sostegno diretto sia negli sbarchi che nel successivo impegno con bersagli a terra. Le forze aeree, oltre al loro ruolo strategico nei bombardamenti, fornirono uno stretto sostegno alle truppe sia tattico sia con lanci di rifornimento. Durante tutta la campagna, il dominio del mare e del cielo fu costante. Mancando uno di questi elementi la campagna, che aveva avuto origine interamente dal mare, non avrebbe potuto essere sostenuta. L'Ottava Armata, sbarcando a Reggio Calabria il 3 settembre 1943 ed a Taranto il 9 incontrò una scarsa resistenza. Lo sbarco della Quinta Armata avvenuto a Salerno il 9 fu invece duramente contrastato e solo il 14, con l'aiuto di un potente sostegno aereo e navale, la controffensiva tedesca fu sopraffatta. Il 16 l'ala sinistra dell'Ottava Armata si congiunse all'ala destra della Quinta, e successivamente la Quinta Armata avanzò lungo la costa occidentale, occupando Napoli il 1° ottobre mentre L'Ottava Armata risaliva la costa orientale conquistando Termoli il 3 dello stesso mese. Così fu la fine delle avanzate rapide. Aspri combattimenti che durarono fino alla fine dell'anno videro le truppe alleate bloccate sulla Linea Gustav. Il 12 gennaio 1944 una serie di attacchi furono portati lungo la Linea Gustav, soprattutto contro la roccaforte di Cassino ed il 22 vi fu uno sbarco alleato ad Anzio con l'obbiettivo di tagliare le linee di comunicazione tedesche e minacciarle alle spalle. Ma i tedeschi resistettero a Cassino non solo al primo ma anche a due successivi attacchi, e contrattaccarono ad Anzio cosicché la testa di ponte fu mantenuta solo con difficoltà. Lasciando nella parte orientale del paese solo una forza di difesa, la massa delle truppe dell'Ottava Armata fu poi trasferita per unirsi a quella della Quinta ad occidente. In questa concentrazione condotta con maestria tre quarti delle forze del 15° Gruppo di Armate furono portate a premere sul breve fronte tra Cassino ed il mare.